Domani è l’8 marzo. Per me non festa, ma anniversario di un evento che probabilmente tutti conoscerete.
Lo dico qui e ora: non voglio AUGURI, non voglio MIMOSE, non voglio FIORI, non voglio FESTEGGIARE, non voglio uscire con DONNE… Perché è una “festa” che ha assunto nuovi connotati, anzi, l’hanno voluta vestire di un abito meramente consumistico che non riconosco e non mi appartiene.
Quando non si sentirà più parlare delle incomprensibili e inaccettabili QUOTE ROSA,
quando alle donne verranno riconosciuti diritti al PARI degli uomini,
quando la donna verrà considerata PERSONA a prescindere dal suo genere di appartenenza soprattutto nelle carriere e nelle professioni,
quando le DONNE non dovranno più lottare contro i soprusi, le angherie e le violenze maschili,
allora, FORSE, potremmo festeggiare TUTTI insieme.
Quindi, vi lascio meditare su un mio vecchio post sempre attuale, e nel frattempo rimando gli AUGURI a quegli UOMINI che con il loro “pensiero” e comportamento boicottano il cammino verso la civiltà e il progresso.
Grazie!
Emma Saponaro
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Grandiosa, forte, donna! Brava Emma, sposo il tuo pensare …. Un abbraccio
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E io ne sono felice!!! Grande Carla!
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Non ti porto alcuna mimosa. Hai ragione, tanto più che quella che era una “commorazione” è oggi diventata un festa per il più becero consumismo.
beppe
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Esattamente, Beppe!
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