8 consigli di lettura per l’8 marzo

Rebecca ringrazia e abbraccia le sue sorelle❣️🍎

Scrivere storie di donne che non si arrendono e che, anzi, continuano nella loro lotta quotidiana contro i pregiudizi sessisti e contro chi vorrebbe vederle docili e omologate ha duplice origine: dal grido di ribellione per le disuguaglianze di genere e dal tentativo di smuovere la rassegnazione o l’indifferenza.

Dalla prefazione di Marina Pierri:

“Se devo essere una mela” «(…) consente di vedere, senza benaltrismi né pietismi, quanto spesso l’agonia giornaliera di chi si trova in una condizione anche di violenza economica e psicologica si nasconda dietro porte chiuse, che spesso chiuse lo saranno per sempre. Milioni di donne vivono quell’agonia, e di moltissime di loro non sapremo mai».

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DELIRI per colpa di un libro, il mio!

Delirio UNO
Tre ore prima della presentazione di Se devo essere una mela, giovedì 23 febbraio.

E comunque forse forse mi sta salendo un po’ di emozione (ansia?).
Sarò circondata da persone che stimo, verranno amici cui voglio un mare di bene, verrà la mia amica del cuore da quando avevamo sei anni, SEI ANNI, e tante tante persone belle. Ecco, fallire ai loro occhi sarebbe imperdonabile. Ansia da prestazione? Può essere. E dai Emma ma sempre a lamentarti stai, non ti sta bene niente. Zitta tu, che mi perseguiti. Stai al tuo posto. Ehm ehm, ti ricordo un piccolo particolare: il mio posto è il tuo. Ok ma possiamo fare un compromesso? Devi rassicurarmi non rompermi le scatole. E allora tu riprenditi, fai quello che devi fare senza tante storie. Ti sembra facile… No, per niente. Però, come si dice?, hai voluto la bicicletta? Ok pedalo pedalo. Ma posso dire che sono felice, che non vedo l’ora che passino queste tre ore per incontrare tutti e tutte e tuffarmi nei loro abbracci? No. Come no? Cioè sì ma fallo con un po’ di dignità. Cos’è la dignità in questo caso? Oh, cominciamo con la Filosofia? E altrimenti di cosa parliamo? Di Filosofia? Anche. Uhhhh, io vengo per il brindisi, te lo dico già da ora. Non puoi. Perché? Perché tu sei me e devi sostenermi.

Vi aspetto OGGI (Christian mi dice che non si capisce la data e che devo inserirla. Dico che oggi è oggi cioè giovedì 23 febbraio 2023) per i deliri, per le chiacchierate, per parlare di “Se devo essere una mela” insieme a Annalina Ferrante e Elisabetta Mastrocola alla SALA TOSI della CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE (via della Lungara 19), alle ore 17. Se ritardate un po’ vi aspettiamo.
Viva le donne
Viva l’amore
Viva la filosofia.
Emma, vatti a riposare, ne hai bisogno.
Uffa!!!

Delirio DUE
Presentazione basata sulla spontaneità. Riuscita divertente, costruttiva e io sono molto soddisfatta.
Mi hanno presentato due giornaliste e scrittrici: Annalina Ferrante a sinistra (conosciuta in occasione dell’intervista a Left e non credo ci separeremo più) e Elisabetta Mastrocola a destra (colei che mi staccò due decenni fa dalla scrittura dei saggi e mi ha insegnato a volare nel fantastico mondo dell’immaginazione).
Ma cosa volete sapere?
Io mi ritengo assolutamente innocente

Delirio TRE due giorni dopo

DEDICATO ALLA MIA PROFESSORESSA DI FILOSOFIA

Durante il firma copie, tra le onde emotive è arrivata quella che mi ha travolta.
Erano gli anni Settanta e ho iniziato ad amare la Filosofia, tanto, come tanto odiavo la Storia con le sue guerre.
La prima presentazione di Rebecca, la mia eroina che durante il suo viaggio avrà modo di parlare con divertenti
personaggi reincarnazione dei maggiori filosofi della storia, è stata già di per sé uno scombussolamento viscerale, eppure niente in confronto a questo momento immortalato da Claudio, che ringrazio.
Erano gli anni Settanta, dicevo, e lei era dove sedevo io nella foto.
Lei aveva il registro.
Lei spiegava la Filosofia.
Lei interrogava.
E lei l’altro ieri si è avvicinata per ricevere una dedica. Una dedica da me, sua allieva, che ero seduta dall’altra parte.
Mi ha porto il libro con uno dei suoi soliti sorrisi amabili e affettuosi e lo sguardo compiaciuto. Ho aperto il libro perdendo strategicamente un po’ di tempo.
Guardavo confusa il foglio e lì i miei occhi si erano fissati per focalizzare un pensiero, uno tra i mille che saettavano nella memoria.
Sono passati decenni e i ricordi della scuola e dei pranzetti a casa sua sono limpidi come acqua di sorgente.
Sono passati due giorni dalla presentazione, eppure non ricordo cosa abbia scritto nella dedica.
Ma una parola grande che sprizza dal cuore voglio scrivertela qui.

Grazie, Prof!

e sulle note di questo brano
permettetemi di andare andare a piangere un po’ tra la nostalgia e la felicità!

Se devo essere una mela — ELISABETTA MASTROCOLA

Ogni romanzo ha una chiave di lettura che apre nel mondo del lettore tante porte e tutte diverse. Si potrebbe pensare che l’opera di Emma Saponaro, Se devo essere una mela – Les Flaneurs Edizioni, racconti la liberazione di una donna da una relazione tossica. Sì, certo lo è, ma non solo questo. È altro, […]

Se devo essere una mela — ELISABETTA MASTROCOLA

L’8 marcio!

Domani è l’8 marzo. Per me non festa, ma anniversario di un evento che probabilmente tutti conoscerete.
Lo dico qui e ora: non voglio AUGURI, non voglio MIMOSE, non voglio FIORI, non voglio FESTEGGIARE, non voglio uscire con DONNE… Perché è una “festa” che ha assunto nuovi connotati, anzi, l’hanno voluta vestire di un abito meramente consumistico che non riconosco e non mi appartiene. 
Quando non si sentirà più parlare delle incomprensibili e inaccettabili QUOTE ROSA,
quando alle donne verranno riconosciuti diritti al PARI degli uomini,
quando la donna verrà considerata PERSONA a prescindere dal suo genere di appartenenza soprattutto nelle carriere e nelle professioni,
quando le DONNE non dovranno più lottare contro i soprusi, le angherie e le violenze maschili,
allora, FORSE, potremmo festeggiare TUTTI insieme.

Quindi, vi lascio meditare su un mio vecchio post sempre attuale, e nel frattempo rimando gli AUGURI a quegli UOMINI che con il loro “pensiero” e comportamento boicottano il cammino verso la civiltà e il progresso.
Grazie!
Emma Saponaro

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