Se devo essere una mela — ELISABETTA MASTROCOLA

Ogni romanzo ha una chiave di lettura che apre nel mondo del lettore tante porte e tutte diverse. Si potrebbe pensare che l’opera di Emma Saponaro, Se devo essere una mela – Les Flaneurs Edizioni, racconti la liberazione di una donna da una relazione tossica. Sì, certo lo è, ma non solo questo. È altro, […]

Se devo essere una mela — ELISABETTA MASTROCOLA

Ancora frastornata dopo #PLPL22

Questo è un concentrato di soddisfazioni rese attraverso le immagini. Purtroppo, per distrazione o confusione, nel video mancano molti amici e molti lettori.

Più Libri Più Liberi, la fiera della piccola e media editoria, è terminata già da qualche giorno, ma è ancora forte la vibrazione delle emozioni che percepisco.

È stata una esperienza che non dimenticherò facilmente. Ma poi perché la devo dimenticare? La conservo, ogni tanto la riscopro, la annuso e dentro il ricordo ritrovo tutto, emozioni e persone.

Grazie!

Grazie a chi mi ha ospitato, a chi ha creduto nella mia storia, a chi mi leggerà e a chi è passato anche solo per un saluto.

sensazionemozione

Un anno che non scrivo qui.
Un anno intenso, durante il quale si sono avvicendate produzioni di parole sotto varie forme: poesie, racconti, progetti. Il più importante è stato il mio romanzo Se devo essere una mela, edito Les Flâneurs Edizioni.

Sono gli ultimi giorni di gestazione.
Pochi giorni e il libro vedrà la luce e inizierà a girare o girovagare secondo l’accoglienza dei lettori. È questo il momento più difficile di tutto quello strano e affascinante processo che inizia con la creatività e termina materialmente con l’oggetto libro. Che poi non è finita! Seguono la promozione, le presentazioni, le recensioni e non c’è niente da fare, quel distacco, quell’allontanamento si sente tutto e la creatura va, cammina senza più l’aiuto di chi l’ha creata.

Inutilità. Tristezza. Questo si sente 😦

La mente sta vagando in un ingorgo di ricordi che partono dalla prima stesura, incerta e faticosa, agli editing, alle rielaborazioni, smonta e rimonta, fino ad approdare alla forma che avevo reputato definitiva.
L’ho amata, questa storia, e sto friggendo per domani. Razionalmente non succede nulla, ma so che da domani non sarà più mia mia, non sarà più solo la mia creatura. E allora non mi rimane che augurarle buona vita e che sia fedele portatrice di quelle emozioni che ho cercato con impegno e dedizione di affidarle per poi trasmetterle alle lettrici e ai lettori.

La mia Rebecca è una donna che tenta di riprendersi la sua vita, affrontando un viaggio carico di ostacoli. Se fosse un film, direi che è una commedia brillante, ma è un libro e non saprei come collocarlo se non di genere non genere, o forse di genere femminista, visto che si tratta di emancipazione femminile. E poi non sta a me recensirlo, aspettiamo. Aspettiamo ancora un po’.

Ah, un’ultima cosa:

ad impreziosire il libro sono stati i contributi di Marina Pierri, autrice di Eroine, che ha scritto la prefazione, e dell’illustratore Alessandro Arrigo (www.arrigoartwork.com) che non poteva interpretare meglio la storia con la sua fantastica copertina.

Grazie!

Sul Romanzo: “Una mamma alla ricerca della figlia scomparsa”

LEGGI ARTICOLO 

Una donna alle prese con un trasloco e con i suoi ricordi. Cecilia, la protagonista di Come il profumo (Castelvecchi), romanzo di Emma Saponaro (in libreria dal 23 novembre), si ritrova alle prese con un trasloco che è l’occasione per lasciarsi alle spalle una vita che sente non appartenerle più e per fare i conti con i suoi ricordi.
Tutto ha inizio nove anni prima quando un incontro con un uomo cambierà la vita di Cecilia donandole la figlia Leila che, però, otto anni dopo scomparirà improvvisamente.
La polizia scoprirà che Leila è stata rapita e che il mandante è un boss della ’ndrangheta calabrese.
Sarà questa scoperta a trasformare la storia in una serie di colpi scene e di verità drammatiche che, in un modo o nell’altro, segneranno la vita dei protagonisti.