di Emma Saponaro
“Lei l’ho conosciuta verso la fine del 1960. È stato un incontro casuale ma memorabile, di quelli che si ricordano per una vita. Non la cercai, non la attesi, ma venne”.
Benché la frase con cui Paolo Serafini inizia il suo libro Asthma Lei…e io si componga di sole due righe, è oltremodo eloquente e ci pone nell’adeguata predisposizione per accogliere ciò che l’Autore vuole raccontarci. Sappiamo già che il nostro Paolo è affetto da asma allergica e sarà il protagonista della storia. Essendo nato nel 1957, come si evince dalla sua biografia, possiamo dedurre che la prima crisi sia comparsa quando aveva appena tre anni, ed è da lì che inizia a narrarci il rapporto con Lei, usando di proposito la maiuscola come se fosse un nome proprio: Lei l’Asma, colei che spesso ruba la scena al protagonista, si potrebbe definire anche l’antagonista, o la si può considerare come la vera protagonista, perché sarà con Lei che il nostro Paolo ha dovuto convivere fin dalla tenera età.
L’Opera, pertanto, non è un romanzo, bensì una storia a carattere autobiografico. Non per questo, tuttavia, rischia di perdere di interesse poiché gran parte dei contenuti possono ritenersi validi e stimolanti spunti di riflessione adattabili alla vita di ognuno di noi.
La narrazione inizia quando Paolo, bambino, subisce la prima crisi. Egli ricorda principalmente la sua sete d’aria e la respirazione che emette fischi e sbuffi come una locomotiva. A nulla vale la vergogna nel farsi vedere da estranei perché Lei lo piegherà all’accettazione. Ricorda anche il calvario delle analisi, dei test, delle ricerche che porteranno a esiti angosciosi. Come si può far accettare a un bambino il fatto che non potrà sudare, praticare sport, nuotare, correre all’aria aperta? Vivere in una casa disinfettata con dovizia ogni santo giorno.
Durante tutta la narrazione, non mancano tocchi di spiccata ironia, ad esempio quando l’Autore descrive l’aerosol come un macchinetta che farà “il suo ingresso in casa, al pari del frigorifero, della lucidatrice, del televisore. Sarà l’elettrodomestico più importante”. Non mancano, tuttavia, anche alcuni passaggi che possono suscitare commozione e tenerezza, come quando, durante la descrizione dell’avvento dei broncodilatatori spray, grazie ai quali il nostro piccolo Paolo potrà finalmente permettersi piccole cose, dirà di avere “nella tasca destra dei pantaloni il cortisone e in quella sinistra l’anti spasmo. Non le billie!”
L’evoluzione della medicina, pertanto, permette al bambino Paolo di affrontare alcune attività prima precluse, e sarà proprio questa preclusione a fargli assaporare il nuovo gusto della felicità, quando ad esempio tra le tante cose affronta l’esperienza dell’apnea sott’acqua. Anche quando arriva il momento del servizio di leva Paolo riesce a sorprenderci: bara pur di partire militare. Un’avventura che gli farà conoscere sofferenze, dubbi e finanche rimorsi.
È da riconoscere al Serafini l’abilità di una narrazione leggera ma non superficiale che decanta la patologia senza mai cadere in forme compassionevoli o infauste. La sua scrittura coinvolge per merito del suo stile fluido, che non distrae, seppur attinga sovente da un linguaggio elegante e quasi di altri tempi.
Leggendo Asthma ho percepito la sensazione di intraprendere un viaggio, per me tutto nuovo, comprensivo di tre tappe. La prima, di paura e di non accettazione di una Lei che impone e impedisce, ordina e punisce. La seconda, di rassegnazione. Non di resa si tratta, ma di accettazione che porta inevitabilmente alla pianificazione per non soccombere inerme ma essere sempre preparati e pronti a difendersi. La terza e ultima tappa si rivela sorprendente: gli obiettivi, le passioni, le aspirazioni dovranno fare i conti con Lei. Si può rinunciare, ci si può misurare con un nemico che non vediamo ma che sappiamo essere sempre in agguato? Possiamo sfidarlo?
Il libro è composto da diciotto capitoli che, sebbene seguano un filo cronologico e abbiano sempre Lei al centro dell’attenzione, potrebbero anche considerarsi dei racconti svincolati, in quanto ognuno di essi termina con un epilogo che lo sigilla, rendendo la lettura gradevole e appagante.
Pubblicato da Aletti nel 2014 – Collana Gli Emersi (118 pagine, prezzo di copertina 13 euro) ora disponibile anche in ebook
by Emma Saponaro